L’avanzamento tecnologico che negli ultimi anni ha caratterizzato la medicina permette oggi di sondare il nostro organismo con sempre più efficacia e sempre minor invasività per il paziente.

Siamo dotati di un ecografo di ultima generazione che ci permette di eseguire, in maniera ottimale e completa, esami di diagnostica con ultrasuoni.

Tale strumentazione, unita alla presenza di specialisti in Radiologia, Chirurgia Vascolare e Ginecologia dalla consolidata esperienza, ci permette di assicurare a voi e ai vostri cari, l’esecuzione sicura e senza tempi di attesa, della maggior parte degli esami di ecografia diagnostica, sia in campo internistico che nello studio delle patologie vascolari arteriose e venose.

Sono diversi gli esami ecografici che vengono regolarmente svolti.

L’ecografia addominale superiore, come intuibile dal nome, è lo studio dell’addome superiore, e dei tessuti che vi sono compresi (come reni, fegato, pancreas, colecisti, vie billari, milza, strutture vascolari e linfonodi) mediante metodica ecografica. Tale esame si esegue laddove emerga la necessità di individuare calcoli nei reni o nelle colecisti, malattie epatiche e del pancreas o lesioni del fegato. In tali casi, l’ecografia addominale è comunemente richiesta.

L’esame ecografico dell’addome inferiore mediante il ricorso a ultrasuoni, evidenzia anatomia e funzionalità dei tessuti presenti nella parte inferiore dell’addome, siano essi organi o vasi sanguigni.

Anche le mammelle sono sondabili tramite un’indagine diagnostica che fa ricorso agli ultrasuoni. Questo tipo di esame ha forte valore preventivo, dato che grazie ad essa è possibile diagnosticare per tempo pericolose forme tumorali, permettendo quindi una miglior prognosi.

Lo studio diagnostico della tiroide permette di discriminare i noduli benigni (più frequenti) da quelli maligni (meno frequenti, ma pericolosi). Il ricorso all’esame ecografico, in associazione ad altre metodiche, come l’ecodoppler, consente di individuare con sicurezza la natura dei noduli della tiroide, permettendo quindi allo specialista di indirizzare il paziente verso l’eventuale percorso terapeutico più opportuno.