ecografia mammaria

 

L’ecografia è un esame non invasivo, dinamico, ripetibile, non doloroso, condotto con una sonda ad alta frequenza per la trasmissione delle onde ultrasonore (non usa infatti le radiazioni ionizzanti), della durata variabile in relazione ai reperti rilevati. Inoltre, è un esame talmente sicuro che può essere eseguito anche nelle donne in gravidanza e in qualsiasi fascia d’età – nelle donne con ciclo mestruale è preferibile eseguire questo esame subito dopo la fine del flusso mestruale.

 

Come funziona l’ecografia della mammella?

L’ecografia della mammella è un esame di branca specialistica eseguita da un Medico Radiologo Senologo o da un Medico Ecografista Senologo, mirato allo studio delle mammelle, alla ricerca di lesioni benigne e, soprattutto, di lesioni maligne. Forte e fondamentale è la collaborazione con il Medico Chirurgo Senologo.

 

Indicazioni per l’ecografia mammaria:

  • Studio della ghiandola mammaria, alla ricerca di patologie benigne come i fibroadenomi;
  • Prevenzione secondaria: controllo in assenza di sintomi, al fine di poter individuare il cancro allo stadio precoce;
  • Prevenzione terziaria: controllo in pazienti già operate di cancro mammario, al fine di individuare precocemente eventuali recidive;
  • In qualsiasi momento della vita qualora la Paziente si accorga di una qualsiasi variazione dalla propria normalità (es. comparsa di un nodulo, area dura, area dolente, infiammazione, secrezione dal capezzolo);
  • Monitoraggio dei cancri in trattamento medico;
  • Integrazione all’esame mammografico di cui è complementare, e di cui ne chiarisce i dubbi.

 

Prima dell’esame ecografico, i Medico visita la Paziente alla ricerca di reperti specie se sospetti, su cui dovrà necessariamente soffermarsi durante l’esame ecografico.

Si consiglia di iniziare l’ecografia mammaria a 25-30 anni, essendosi abbassata l’età di esordio del tumore mammario. Si raccomandano controlli annuali, salvo diversa indicazione del Medico Specialista.

Superati i 40 anni l’ecografia integra, senza sostituirlo mai, l’esame mammografico, l’unico che fa diagnosi precoce perché individua le microcalcificazioni. Si raccomandano controlli ogni 12-18 mesi, salvo diversa indicazione del Medico Specialista.