Stasera in tv Aldo Giovanni e Giacomo nel loro film più amato: 40 miliardi di incassi e battute che non invecchiano mai

In sintesi

  • 🎬 Chiedimi se sono felice
  • 📺 Italia 1, ore 21:20
  • 😂 Una commedia cult con Aldo, Giovanni e Giacomo che racconta sogni, amicizia e sentimenti tra risate e malinconia, diventata simbolo della comicità italiana e amata da tutte le generazioni.

Aldo, Giovanni e Giacomo, Chiedimi se sono felice, cult della commedia italiana: ecco i protagonisti assoluti della serata TV su Italia 1 alle 21:20 del 27 luglio 2025. Se stasera vuoi risate, malinconie, battute storiche e un viaggio nei sentimenti firmato dai re della comicità nazionale, non puoi davvero lasciartelo scappare.

Chiedimi se sono felice: la commedia che ha cambiato Aldo, Giovanni e Giacomo

Quando si parla di film italiani che restano nella memoria collettiva, il capolavoro diretto e interpretato da Aldo Baglio, Giovanni Storti e Giacomo Poretti con la regia di Massimo Venier non può mancare all’appello. “Chiedimi se sono felice” è uscito nel 2000, ma sembra non invecchiare mai: la storia di tre amici milanesi – Aldo, Giovanni e Giacomo – che sognano di mettere in scena il Cyrano de Bergerac mentre fanno i conti con i lavori più improbabili e i sentimenti più reali, ha lasciato un’impronta fortissima nel pubblico italiano.

A differenza delle classiche gag “slapstick” che hanno segnato gli esordi del trio, qui ci ritroviamo davanti a una commedia intelligente e dal sapore malinconico. Sapete quando un film riesce a farti ridere e nel giro di dieci minuti anche un po’ commuovere? Ecco, “Chiedimi se sono felice” è tutto questo. Aldo il sognatore, Giovanni il razionale, Giacomo il timido: ognuno progettato per far sì che lo spettatore trovi almeno una parte di sé in uno dei protagonisti.

Un cast iconico e una trama che ancora oggi parla a tutti

L’alchimia tra Aldo, Giovanni, Giacomo e la bravissima Marina Massironi (nei panni della hostess Marina) raggiunge vette mai toccate prima dal trio. È forse il loro lavoro più compiuto, perché riesce a raccontare i drammi dell’amicizia e della vita adulta senza perdere quell’ironia surreale che da sempre li contraddistingue. E non dimentichiamo Samuele Bersani che, con la sua colonna sonora originale, regala una profondità musicale irresistibile alle emozioni dei personaggi. Se hai vissuto i primi anni Duemila, probabilmente hai ancora in testa le sue note.

La regia di Massimo Venier valorizza ogni dettaglio: dai piccoli gesti alle espressioni che ci fanno percepire il non detto tra i protagonisti. È anche una dichiarazione d’amore per il teatro amatoriale: le prove sgangherate del Cyrano sono puro metacinema, un inno agli eterni sognatori che non mollano mai.

Perché Chiedimi se sono felice è ancora un film cult dopo 25 anni?

“Chiedimi se sono felice” è diventato immediatamente cult non solo per la quantità di battute entrate nell’immaginario popolare (rileggile oggi: fanno ancora ridere e pensare), ma anche per l’enorme impatto culturale che ha avuto. Durante le festività 2000/2001, il film fece registrare incassi record – 40 miliardi di lire! – piazzandosi come campione assoluto di popolarità nei cinema italiani. Non c’è generazione che non ricordi almeno una delle sue frasi celebri. Il pubblico, transgenerazionale e trasversale, lo ha amato proprio perché ha saputo raccontare lo spaesamento e le ferite della vita con lo sguardo disilluso ma tenero dei migliori amici.

  • La scena del Cyrano de Bergerac è ancora studiata come esempio perfetto di comicità teatrale e parodia.
  • Il titolo stesso – “Chiedimi se sono felice” – è diventato uno slogan con cui interrogare sé stessi (e gli altri) sul valore reale della felicità.

Aneddoti e curiosità nerd da Chiedimi se sono felice

Gli appassionati lo sanno: la produzione fu mastodontica per l’epoca, con oltre 700 copie distribuite e settimane di prove solo per la parte finale dedicata al teatro. Le location, tra Milano e una Sicilia “mitica”, rappresentano un viaggio fisico e interiore che si riflette nella crescita dei personaggi. Curiosità da cineteca: molte delle battute migliori furono improvvisate sul set, grazie all’intesa ormai leggendaria fra i protagonisti. E sì, la colonna sonora di Samuele Bersani fece da trampolino a diversi suoi brani, che da allora sono rimasti nella playlist dei fan.

  • Marina Massironi – dopo aver vinto un David di Donatello qualche anno più tardi – viene ancora riconosciuta per il ruolo di Marina in questo film.
  • La critica amò il lavoro del trio: inusuale per la commedia italiana di fine millennio, infatti, il film fu promosso a pieni voti anche dalla stampa più severa.

Stasera su Italia 1: appuntamento con Aldo, Giovanni e Giacomo e il grande cult della commedia italiana

Se hai voglia di una commedia che scalda il cuore, fa ridere di gusto e ti pone qualche domanda scomoda senza mai prendersi troppo sul serio, non puoi perderti “Chiedimi se sono felice”. È uno di quei film che – a prescindere da quante volte tu l’abbia già visto – sa sorprenderti e farti sorridere con la stessa naturalezza di venticinque anni fa. Per molti è stato il film che ha segnato la fine dell’adolescenza e l’inizio (a volte faticoso) dell’adultità, per altri resta la prova definitiva della vitalità del cinema comico italiano. In ogni caso, accendi la TV, libera il divano e preparati a una serata dove la nostalgia incontra risate sincere e battute che, quasi per magia, sembrano non invecchiare mai.

Quale personaggio di Chiedimi se sono felice ti rappresenta di più?
Aldo il sognatore
Giovanni il razionale
Giacomo il timido
Marina la pragmatica
Nessuno di questi

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