Il lampo gamma GRB 221009A ha sprigionato più energia di 10.000 soli in un secondo: ecco perché il tuo cervello non riesce a processarlo

Il Lampo Gamma che Ha Mandato in Tilt il Nostro Cervello: Quando l’Universo Diventa Troppo Estremo per la Mente Umana

Il 21 ottobre 2022 è successo qualcosa di così assurdo nello spazio che i nostri cervelli hanno letteralmente alzato bandiera bianca. Un lampo gamma chiamato GRB 221009A ha sprigionato più energia di quella che il nostro Sole produrrà in tutta la sua vita di 10 miliardi di anni. Il tutto in meno di un secondo. E la cosa più incredibile? Era così potente che ha interferito con la nostra atmosfera terrestre pur trovandosi a 2,4 miliardi di anni luce di distanza.

Benvenuti nel club di chi ha appena scoperto che l’universo è completamente fuori di testa e che il nostro povero cervello umano semplicemente non è attrezzato per processare certe informazioni. Spoiler: non è colpa vostra se non riuscite a visualizzare mentalmente un’esplosione di 10^54 erg. Nemmeno gli astrofisici ci riescono davvero.

Perché il Nostro Cervello Va in Crash Davanti ai Lampi Gamma

Facciamo un esperimento mentale. Riuscite a immaginare una mela? Facile. Due mele? Ancora più facile. Cento mele? Iniziate a fare fatica, ma ce la fate. Un milione di mele? Ecco, qui il vostro cervello inizia a barare e vi mostra una sorta di “mare di mele” generico. Un miliardo di mele? Il cervello si arrende e vi propone il concetto astratto di “tantissime mele”.

Ora provate a immaginare un’esplosione che rilascia 10^54 erg di energia in 0,01 secondi. Il vostro cervello probabilmente ha appena fatto un rumore simile a quello di un computer che va in blue screen. Ed è perfettamente normale: la nostra mente si è evoluta per gestire situazioni che riguardano la sopravvivenza quotidiana, non esplosioni cosmiche che fanno impallidire le bombe nucleari.

Gli psicologi cognitivi chiamano questo fenomeno “cognizione numerica limitata”. Il nostro cervello è fantastico nel distinguere tra 1, 2, 3 e 4 oggetti, decente con le decine e le centinaia, ma oltre un certo limite tutto diventa semplicemente “tanto”. È come se avessimo un contatore mentale che si ferma e inizia a lampeggiare “ERROR” quando i numeri diventano troppo grandi.

La Fisica Estrema che Manda in Tilt i Nostri Neuroni

GRB 221009A, soprannominato “BOAT” (Brightest of All Time), è stato così intenso che ha mandato in sovraccarico i nostri migliori strumenti di rilevamento spaziale. Non erano rotti: erano semplicemente inadeguati per misurare qualcosa di così potente. È come provare a misurare la temperatura del Sole con un termometro da cucina.

Ma cosa significa davvero “più energia di quella che il Sole produrrà in tutta la sua vita”? Proviamo con un’analogia che potrebbe aiutare il vostro cervello. Se l’energia totale che l’umanità ha mai prodotto nella sua storia fosse una lampadina da 100 watt, l’energia di GRB 221009A sarebbe come accendere simultaneamente tutti i lampioni di un trilione di pianeti Terra per un trilione di anni. E questo in meno di un secondo.

Il vostro cervello ha appena fatto di nuovo quel rumore strano? Tranquilli, è normale. Anche gli astrofisici che studiano questi fenomeni ogni giorno devono ricorrere alla matematica per “capire” davvero cosa sta succedendo, perché l’intuizione umana semplicemente non ce la fa.

L’Evento che Ha Riscritto i Manuali di Fisica

Ma andiamo con ordine. Cosa è successo esattamente quel giorno di ottobre 2022? Una stella gigante, probabilmente 30 volte più massiccia del nostro Sole, ha terminato il suo combustibile nucleare in una galassia lontanissima. In pochi millisecondi si è collassata su se stessa, ha creato un buco nero e ha lanciato getti di materia a velocità che si avvicinano a quella della luce.

Gli strumenti della NASA, dell’ESA e di osservatori di tutto il mondo hanno registrato un segnale così potente che molti rilevatori sono andati in saturazione. Per darvi un’idea: è come se tutti i sismografi del mondo registrassero contemporaneamente un terremoto di magnitudo 15 (che non esiste, la scala Richter si ferma molto prima).

La cosa più assurda? Questo evento ha effettivamente modificato la chimica della nostra ionosfera, lo strato dell’atmosfera che si trova tra 60 e 1000 chilometri di altitudine. Un’esplosione avvenuta a miliardi di anni luce di distanza ha cambiato la propagazione delle onde radio sulla Terra. È come se qualcuno accendesse una candela su un altro pianeta e voi ne sentiste il calore sulla pelle.

I Numeri che Fanno Impazzire

I ricercatori hanno calcolato che l’energia rilasciata da GRB 221009A equivale a quella che 10.000 stelle come il nostro Sole produrrebbero bruciando per miliardi di anni. Tutto concentrato in una manciata di secondi. Il vostro cervello sta probabilmente cercando di elaborare questa informazione confrontandola con qualcosa di familiare, ma non ci riesce perché nella nostra esperienza quotidiana non esiste letteralmente nulla di paragonabile.

È per questo che gli scienziati devono usare analogie e metafore per comunicare questi concetti. Non perché il pubblico sia stupido, ma perché tutti noi, Nobel per la fisica compresi, abbiamo gli stessi limiti cognitivi evolutivi quando si tratta di fenomeni che avvengono su scale così estreme.

I Cugini Misteriosi: I Fast X-ray Transients

Come se i lampi gamma non fossero abbastanza sconcertanti, gli astrofisici hanno scoperto una nuova classe di eventi ancora più enigmatici: i Fast X-ray Transients (FXT). Questi fenomeni sono come i cugini misteriosi dei lampi gamma: durano frazioni di secondo, rilasciano quantità industriali di energia, ma hanno caratteristiche leggermente diverse.

Recentemente, i ricercatori sono riusciti a collegare alcuni FXT alle supernovae di tipo Ic, aprendo nuove prospettive sulla comprensione di questi fenomeni. Ma il problema cognitivo rimane identico: il nostro cervello è letteralmente incapace di “sentire” intuitivamente cosa significhi un’esplosione di questa portata.

Possiamo fare i calcoli, possiamo costruire modelli matematici sofisticatissimi, possiamo prevedere quando e dove potrebbero verificarsi, ma la comprensione viscerale – quella che ci permette di “visualizzare” mentalmente un fenomeno – semplicemente non c’è. È come se avessimo un software incredibilmente avanzato che gira su un hardware degli anni ’80.

Quando la Matematica Salva il Cervello

Fortunatamente, quello che l’intuizione non riesce a fare, la matematica lo fa benissimo. Le equazioni della relatività generale di Einstein, le leggi della meccanica quantistica e i modelli di dinamica dei fluidi relativistici ci forniscono una mappa affidabile per navigare in territori che il nostro cervello non può esplorare direttamente.

I ricercatori hanno sviluppato simulazioni computerizzate che permettono di modellare con precisione straordinaria cosa accade durante un lampo gamma. Questi modelli non solo spiegano le osservazioni, ma riescono anche a fare previsioni che vengono poi confermate dalle osservazioni successive. È un po’ come usare il GPS per attraversare una città che non conosciamo: non vediamo la strada, ma abbiamo una guida affidabile.

La matematica diventa la nostra protesi cognitiva quando l’intuizione ci abbandona. Gli strumenti teorici dell’astrofisica moderna ci permettono di “addomesticare” fenomeni che altrimenti rimarrebbero incomprensibili. È grazie a questi strumenti che possiamo dire con certezza che GRB 221009A ha rilasciato energia equivalente a quella di 10.000 soli, anche se il nostro cervello continua a non riuscire a immaginarlo davvero.

Il Paradosso della Comprensione

Qui arriviamo al paradosso più affascinante: possiamo comprendere perfettamente la fisica dei lampi gamma senza riuscire a “sentirli” intuitivamente. È come conoscere alla perfezione la teoria musicale senza riuscire a suonare una nota. La comprensione scientifica e quella intuitiva sono due cose completamente diverse, e nel caso dei fenomeni cosmici estremi la seconda semplicemente non funziona.

Questo non significa che la scienza sia fredda o distaccata. Al contrario, significa che abbiamo sviluppato strumenti così potenti da permetterci di esplorare regioni dell’universo che i nostri sensi e la nostra intuizione non potranno mai raggiungere. È un po’ come avere un telescopio per l’infinitamente grande e un microscopio per l’infinitamente piccolo, ma per i concetti.

Cosa Cambia nella Nostra Vita Quotidiana

A questo punto potreste chiedervi: “Ok, tutto molto interessante, ma nella mia vita quotidiana cosa cambia sapere che esistono esplosioni cosmiche che il mio cervello non riesce a processare?” La risposta è paradossale: cambia tutto e niente allo stesso tempo.

Dal punto di vista pratico, nulla. Continuerete a essere perfettamente in grado di riconoscere i volti, guidare l’auto, cucinare la pasta e innamorarvi. Il vostro cervello rimarrà perfettamente adeguato per gestire la realtà che vi circonda quotidianamente. I lampi gamma continueranno a essere relegati nel regno dell’astrazione matematica, lontani dalla vostra esperienza diretta.

Ma dal punto di vista concettuale, cambia tutto. Sapere che l’universo è così incredibilmente vasto e sorprendente da costringerci continuamente a superare i nostri limiti cognitivi è profondamente trasformativo. Ogni volta che pensiamo di aver capito tutto, ecco che arriva un lampo gamma a ricordarci quanto siamo piccoli e quanto c’è ancora da scoprire.

L’Umiltà Cosmica

C’è qualcosa di profondamente umile e allo stesso tempo esaltante nel rendersi conto che il nostro cervello, questo straordinario prodotto di milioni di anni di evoluzione, ha dei limiti così netti quando si confronta con l’universo. Non è un difetto, è una caratteristica: siamo perfettamente ottimizzati per la vita sulla Terra, non per comprendere intuitivamente esplosioni cosmiche.

E forse è proprio questo limite che rende l’universo ancora più affascinante. Se potessimo comprendere intuitivamente ogni fenomeno cosmico, l’astronomia perderebbe molto del suo fascino. Il fatto che ci siano eventi così estremi da mandare in tilt il nostro sistema cognitivo li rende ancora più misteriosi e meravigliosi.

La prossima volta che guarderete il cielo notturno, ricordatevi che là fuori, in questo preciso momento, potrebbero esserci stelle che stanno collassando e creando esplosioni così potenti che il vostro cervello non riuscirà mai a comprenderle davvero. E questo non è un limite, è una finestra aperta sull’infinito mistero dell’universo che ci circonda.

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